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Dicono di noi

Precari Croce Rossa, si muove il governo

Roma,

Sciopero nazionale e manifestazione a Montecitorio di Antonella Giordano

Hanno rischiato 6mila euro di multa per i decibel troppo alti, ma intanto i precari della Croce Rossa italiana, con lo sciopero nazionale e la "rumorosa" manifestazione di ieri a Montecitorio, hanno ottenuto la promessa di una "soluzione politica" per la loro vertenza.
«Siamo stati ricevuti - riferisce il segretario nazionale della Uil Cri, Remo Lenci - da Gianni Pagliarini, il presidente della commissione Lavoro, che ha condiviso le nostre richieste e proposte. Dopo mezz’ora ci hanno chiamati due deputati del Prc: Alberto Burgio della commissione Lavoro e Daniela Dioguardi della commissione Affari Sociali con cui abbiamo parlato della funzione sociale delle deleghe che il governo deve dare alla Croce Rossa».
Sul territorio nazionale ci sono state altre manifestazioni. A Milano c’è stato un presidio sotto la Rai che non ha mai mandato in onda servizi in proposito; è stato bloccato anche corso Buenos Aires, nonostante la prefettura non avesse dato l’autorizzazione. Ad Alessandria il prefetto ha precettato i precari della Cri, mentre a Torino e Napoli ci sono stati altri cortei.
Il segretario nazionale del Sinadi Cri, Marcello Palmili, riassume le ragioni della protesta: «Oltre al fatto che vengono contestati accordi sindacali regolari firmati dal 2001, oltre alla questione dei 2500 precari, c’è - spiega - il problema del sottorganico, cioé personale insufficiente a coprire il campo nazionale, tanto che dobbiamo rifiutare un sacco di servizi e la gente deve rivolgersi ad ambulanze private, che costano un occhio della testa. La Croce Rossa - ricorda Palmili - lavora per i principi umanitari, svolge compiti che portano enormi vantaggi ai cittadini, fuori dalla logica del guadagno».
Il 14 giugno ci sarà un incontro con Serafino Zucchelli, sottosegretario al ministero della Salute e verrà proposta un’interpellanza preparata dal deputato Burgio.